lunedì 1 luglio 2013

De jueves a domingo

Padre, madre e due figli in viaggio in macchina attraverso il paesaggio del Cile settentrionale. Le dinamiche familiari viste dal punto di vista dei ragazzi, narrate mettendo la macchina da presa alla loro altezza, osservando il mondo degli adulti dalla loro prospettiva.



Recensione  di Fabiojappo

"De juevas a domingo" (conosciuto anche con il titolo in inglese Thursday till Sunday), film scritto e diretto da  Dominga Sotomayor Castillo,  è uno di quei casi che dimostra il buon stato di salute del cinema cileno contemporaneo che ha la sua punta di diamante in Pablo Larrain . Premiato  all'importante festival di Rotterdam, si sviluppa come un particolare road  movie girato in gran parte all'interno di un'auto  appartenente a una famiglia della classe media, in viaggio per quattro giorni - da giovedì a domenica appunto - nel nord del Cile. Sarà l'ultimo viaggio come  famiglia unita. Si intuiscono e intravedono i  problemi coniugali, ma la crisi della coppia è in gran parte implicita. Tutto è visto dalla prospettiva dei bambini, in particolare dalla figlia.
Lo sguardo della piccola Lucia diventa quello dello spettatore, testimone dello sgretolamento del matrimonio. Il viaggio che sembra iniziare allegramente acquisisce così rapidamente sfumature malinconiche, con il paesaggio che fa ampiamente la sua parte.



(versione: 1,28)

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