giovedì 29 settembre 2011

Farewell China


Primavera, 1988. Nonostante i vari rifiuti del Consolato Americano, e dopo un anno dalla nascita del primo figlio, Hung ottiene il visto per studiare negli Stati Uniti.
Dopo un anno, Hung manda una lettera al marito Nansan, chiedendogli immediatamente il divorzio. Nansan decide di vivere clandestinamente a New York, cercando disperatamente di ritrovare la moglie, senza alcun risultato; grazie all’aiuto di Jane, una sino-americana con cui fa amicizia, Nansan comincerà a cercare tutte quelle persone collegate a Hung, conosciute tempo prima da quest’ultima. 
Il viaggio li porterà in un mondo sotterraneo, abitato da Hung e innumerevoli immigrati; ma la presenza di Hung rimane nel nulla…

Recensione di Anna

Farewell ChinaPer il suo terzo lungometraggio, Clara Law torna al tema della sua opera prima, la relativa difficoltà degli immigrati, lasciando da parte il tono della commedia e analizzando in modo dettagliato e straziante, la disperata ricerca di vita nel paese ospitante, in questo caso l’America.
Clara Law non vuole guardarlo come una protesta politica, ma anzi vuole raccontare una storia molto triste, adatta ad ogni cinema e portando sempre gli stessi, agghiaccianti risultati.
I personaggi cadranno sempre più in circostanze estreme, le peggiori offerte dalla vita, insieme a una narrazione molto chiara, che permette una critica verso i protagonisti; Hung abbandona completamente la sua cultura cinese, oltre alla famiglia, per mescolarsi con l’alta società americana.
La narrazione va avanti e indietro, i protagonisti devono rassegnarsi al destino e fare le proprie scelte, giuste o sbagliate che siano, per riuscire a mantenere il proprio status di immigrati.
Regia statica e naturale, qualche sprazzo comico, si torna indietro nel tempo ad osservare la vita di Hung, prima delle sue decisioni definitive, con una visuale dei suoi sogni e delle sue speranze.
Farewell China
Cinema infernale per tanti, ma eccellente per quei pochi che sanno apprezzarlo.
Le interpretazioni sono eccezionali; Tony Leung ha in mano la maggior parte della storia, interpretando il personaggio di Nansan a tutto tondo, con estrema abilità. Marito devoto che si ritrova in un paese straniero, reagisce in modo disperato all’ambiente che gli viene posto dinanzi. Jane è una ragazzina rude, trasformata in prostituta dalle difficoltà della vita. Maggie Cheung recita una parte intrigante, portando le stesse sofferenze di Nansan, ma, a differenza di lui, riuscendo nel suo intento.
Clara Law ci dimostra come sia difficile raggiungere la felicità e realizzare tutte le proprie speranze e aspettative, in un paese che non sarà mai la propria casa.


(versione mkv)

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