mercoledì 28 settembre 2011

The Sensualist

Epoca Tokugawa (1600 – 1867). Juzo ha scommesso ingenuamente sulla sua virilità che sarebbe riuscito ad amare la concubina più famosa di Edo al primo incontro. Il distinto mercante Yonosuke, esperto di donne e amori, lo accompagnerà per aiutarlo nel suo intento. 






the sensualist poster locandinaRecensione di Picchi
The Sensualist è un anime per adulti quasi del tutto sconosciuto, basato sul racconto del XVII secolo di Ihara Saikaku "Vita di un libertino" della categoria dei Koshokumono, la narrazione dell'amore dei sensi. Per quale motivo l'opera sia stato buttata presto nel dimenticatoio non ci è dato sapere, tant'è che non esiste una versione in DVD. Ma dopo una prima occhiata non si può che rimanere affascinati dalle immagini, dai colori e dall'ambientazione che il regista Yukio Abe, direttore artistico delle opere della Sanrio degli anni '70/'80, il character designer Mikiharu Akabori e lo sceneggiatore Eiichi Yamamoto, meglio conosciuto per aver girato lo sperimentale "Kanashimi no Belladonna", hanno saputo creare.
 
The Sensualist nei suoi 55 minuti di visione, riesce a rappresentare tutte le usanze, i modi e i costumi del piccolo e ricco mondo in cui è ambientato. Il tratto rispecchia perfettamente quello usato nelle xilografie dell'ukiyo-e. Sembra di guardare le stampe dell'epoca in movimento. Infatti ci sono continui omaggi a moltissime stampe e animali simboli. Ad esempio, una delle stampe della serie "Trentasei vedute del monte Fuji" di Katsushika Hokusai, Il bagliore mattutino a Nihonbashi e Il lago di Hakone della serie "cinquantatre stazioni della Tōkaidō"(la strada che collegava Edo a Kyoto) di Utagawa Hiroshige, o ancora la tartaruga simbolo fallico. La tigre e il drago, simboli di forza, sono ben visibili sui pannelli scorrevoli shōji 障子, che durante l'epoca Muromachi 室町時代 i daimyo (signori feudali) commissionavano nei loro castelli, insieme al leone e al gallo. Persino le ceramiche sono state riprodotte dettagliatamente nello stile raffinato del periodo Edo. Un esempio è la teiera in lacca nera con disegni raffiguranti fiori e forme geometriche.

 the sensualist sub ita subsoup
Le musiche che accompagnano le immagini sono tipiche del Sol Levante, senza mancare qui e là di una sfumatura moderna.

K
ōshoku ichidai otoko (titolo originale) si discosta di molto dai soliti che siamo abituati a vedere. La storia semplice e scorrevole, viene interrotta solamente da una voce femminile che narra la storia di Yonosuke accompagnata da immagini di corpi di donna circondati da crisantemi e fiori di ciliegio in movimento, in pieno stile ukiyo-e. Durante un'esibizione di musica e danza è stato inserito il dialogo attraverso il testo, come nei film muti.

I colori vivi, specie il rosso, giocano sulle sinuose linee delle vesti e dei morbidi corpi femminili, protagonisti indiscussi dell'opera. Sebbene ci siano scene esplicite e metafore a sfondo sessuale, (il fiore rosso che trema e si muove a rappresentare la donna nel vortice del piacere), gli organi sessuali non sono mai ben definiti o spoporzionalmente grandi, nè ci sono penetrazioni in primo piano, come avveniva per gli shunga. Definirlo un hentai sarebbe riduttivo e offensivo (niente gridolini eccessivi!), per un opera unica, rara e visivamente meravigliosa. Insieme a "Belladonna of Sadness" fa parte di una piccola cerchia di perle rare. 
Un anime autenticamente e genuinamente giapponese.  



(Versione: MNAUCE / 422)


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