domenica 25 settembre 2011

Seisaku's Wife

Alla vigilia della guerra russo-giapponese agli inizi del XX secolo, una ragazza, Okane (Wakao Ayako) ha sposato un ricco anziano per sfuggire alla povertà. Alla morte improvvisa del marito, ritorna insieme alla madre al suo paese natio, dove è soggetta a calunnie, vivendo in isolato silenzio. Alla morte della madre, l’unico a trattarla con dignità è Seisaku (Tamura Takahiro), il “giovane modello” del villaggio, di ritorno dal servizio militare. Lui l’idolo di tutti, lei la vergogna del villaggio. Ma i due opposti si attraggono e i giovani iniziano una passionale storia d’amore nonostante gli ostacoli della famiglia di lui, delle maldicenze e della guerra.


Recensione di Picchi
La natura trasgressiva del desiderio fa della donna la linfa vitale dei fim di Masumura Yasuzō (1924 – 1986). Wakao Ayako ne interpreta il concetto meglio di chiunque altro, in uno dei suoi ruoli più belli.
Un dramma che collega in se molti aspetti differenti; il dramma della guerra, la cecità e l’amour fou. Un film assolutamente antimilitarista, dove gli amanti ribelli si stagliano contro la rigidità dell’assolutismo militare.

Masumura studiò legge e letteratura all’università di Tokyo dove conobbe Mishima Yukio, il quale recitò in uno dei suoi film; “Afraid to die”. Vinse una borsa di studio e volò in Italia dove studiò per un paio d’anni cinema al Centro Sperimentale di Cinematografia, sotto Antonioni, Fellini e Visconti. Quest’esperienza lo segnò e scrisse lo “Itaria de hakken shita Kojin” (L’individualità che ho scoperto in Italia). Finiti gli studi lavorò presso la Daiei come aiuto regista con maestri quali Mizoguchi Kenji e Ichikawa Kon. Con quest’ultimo ebbe in comune l’unione della tradizione del cinema giapponese post-guerra con la New Wave degli anni ’60. Una volta intrapresa la carriera come regista ripudiò l’eredità del cinema classico e posò le basi per la New Wave con il suo primo film “Kisses”. Masumura era determinato a porre fino al cinema classico giapponese che credeva moribondo con i suoi personaggi rassegnati, sofferenti, abnegati e sottomessi. Disprezzando la morale sociale e il formale classicismo, sosteneva una nuova soggettività, l’individualismo, e metodi narrativi che incoraggiassero e riflettessero la liberazione personale. Autore di pellicole più diverse ha prediletto con riguardo la narrazione di outsiders e ribelli, una visione cupa e ironica della disumanizzazione della società post-bellica giapponese, del suo miracolo economico e le grottescherie della sua fiorente cultura.

In Seisaku no tsuma i ribelli sono i due amanti. Okane che si chiude in un protestoso silenzio e apatia e Seisaku, che lascia il suo ruolo nella società di modello, fino a diventare come la sua amata. Masumura ha sempre scelto personaggi femminili forti iniziando proprio dalla sua prima musa Wakao Ayako.
Le sue eroine sono determinate, egoiste, autoaffermate in amore, che scoprono la via per la realizzazione di se stesse solo attraverso l’amore. Non riflettono, dunque, il modello di eroina giapponese che soffre per amore e che sacrifica se stessa per il bene di suo figlio e di suo marito, diventando, quindi, eroine proprio per l’abnegazione come prova d’amore. Come un critico famoso, Tadao Sato, osserva questo "tipo di auto-sacrificio" di eroina emerge da un culto di adorazione femminile del tutto maschile, in cui l'eroina costituisce un "ricordo doloroso del phatos femminile"; ovvero, questa tradizione del culto della donna è interpretato come un "film femminista giapponese" in cui l’infelicità di una donna diventa una censura dell’oppressione maschile. Di conseguenza, la classica donna infelice è infelice per gli uomini e a causa degli uomini. La sua infelicità esiste allo scopo di sostenere e valorizzare la morale degli uomini. La proposta di questo tipo di eroina come dilemma morale del sesso maschile è reso possibile da una certa natura martire dato alla sofferenza delle donne nella società patriarcale1.

Le eroine di Masumura ne sono l’antitesi. Attraverso l’amore raggiungono lo scopo dell’auto realizzazione e affermazione, non implica però che l’inseguimento dell’amore sia l’inseguimento di un uomo. Non distruggono soltanto gli uomini ma anche se stesse. Queste eroine attraverso l’amore sessuale hanno l’opportunità di risvegliarsi, scoprondo i desideri personali in contrapposizione al mondo.

L’attrice Wakao Ayako grazie alla sua bellezza indiscussa e alla carica sensuale del suo corpo ha sempre ritratto al meglio questo modello di eroina ribelle.



[1] Recliming the Archive, Feminism and film history; edit by Vicky Callahan. (Reading as a woman: The collaboration between Ayako Wakao and Yasuzo Masumura, di Ayako Saito).

(versione 690)

Trailer

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