sabato 24 settembre 2011

La Virgen de los Sicarios

Fernando Vallejo, un raffinato professore colombiano, torna dopo trent’anni nella sua città natale, Medellin, e la trova trasformata nella capitale della violenza. Le strade della città sono piene di ragazzini allo sbando, al soldo di chiunque abbia un conto da regolare. Nelle chiese si susseguono le processioni dei giovani sicari che vanno a chiedere alla Vergine la grazia di non fallire il bersaglio. Fernando conosce uno di loro, Alexis, e tra i due nasce una storia d’amore.


La Virgen de los SicariosRecensione Fabiojappo
Il film è una trasposizione, piuttosto fedele, del libro di Fernando Vallejo, in Italia pubblicato da Guanda (1999, 124 pagine). Però non ha la stessa incisività, la stessa forza allucinatoria. Le scene relative agli omicidi non sono troppo convincenti, così come le interpretazioni di parte del cast. Buona però la prova del protagonista, German Jaramillo, nel ruolo di Fernando, personaggio disturbante e interessante allo stesso tempo.

Con il suo pessimismo, il suo nichilismo, le pesanti parole contro la società colombiana e l’umanità in generale, il furore antireligioso e anticlericale. Certo molte frasi pronunciate all’interno del film possono suonare come retoriche, ridondanti, banali.
  
La Virgen de los Sicarios
Il messaggio tuttavia arriva, duro come la violenza di cui è intriso il film che mostra una facilità nell’uccidere quasi irreale. E l’immergersi nella città (“dolente”) di Medellin appare come  una discesa all’inferno “tra la perduta gente”. Un luogo dove sembra risuonare l’eco della frase dantesca: “lasciate ogni speranza o voi ch’entrate”.

N.B. Il film è uscito in Italia, non in dvd, ma - a quanto ne so perché non l'ho mai visto doppiato - in una versione censurata. La traduzione si basa sui subs in inglese e in francese.


(versione 703)

Trailer



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