giovedì 22 settembre 2011

Welcome to the Dollhouse

New Jersey. L’undicenne Dawn Wiener è goffa, bruttina, infelice. La sua vita è dura: i compagni di scuola la maltrattano, la umiliano in continuazione. In famiglia non riceve le giuste attenzioni. E s’invaghisce, senza speranza, del più grande Steve.



Recensione di Fabiojappo
Passato in tv, doppiato, con il titolo di “Fuga dalla scuola media” non è mai uscito in dvd. Purtroppo. Davvero un peccato, tra l’altro, non poter gustare pienamente la grande interpretazione della giovane protagonista: Heather Matarazzo.

“Welcome to the Dollhouse” è un film alla Solondz: cattivissimo. Secondo lungometraggio (dopo “Fear anxiety and depression”) di questo autore scomodo noto soprattutto per "Happiness". Il titolo italiano, che sa di commediola da ragazzi, non gli rende giustizia. Da ridere c’è ben poco ed è principalmente rivolto agli adulti.  Il film mostra l’adolescenza come incubo, con gli occhi di una ragazzina vessata a scuola e che nemmeno in famiglia trova l’affetto di cui ha bisogno.


Una madre che ha occhi soltanto per la sorella minore (“bastarda”), un padre sostanzialmente indifferente e un fratello che sembra pensare soltanto al curriculum per il college. Il personaggio forse  più agghiacciante. Un film dove non c’è spazio per la nostalgia di uno dei periodi della vita ritenuto solitamente tra i più felici. Un’analisi alla Solondz, con il suo sguardo cinico e spietato sulla piccola borghesia della provincia americana.


(versione 701)

Trailer

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